Duecentomila persone in un’assolata e colorata Piazza San Pietro, tinta dai toni delle bandiere di tutto il mondo. Tanti sono stati i fedeli intervenuti nella Capitale per dare il benvenuto al nuovo Pontefice, in occasione della messa d’intronizzazione del primo Papa gesuita proprio nel giorno di ricorrenza del Santo più importante in calendario, San Giuseppe.
“Papa Bergoglio ha lanciato un messaggio concreto e importante per l’intera umanità” – ha commentato l’Assessore alle Politiche del Patrimonio e della Casa Lucia Funari, presente all’importante appuntamento religioso – “Il nuovo pontefice vive nella speranza che tutti noi, ogni giorno, possiamo vedere la luce evitando l’odio, l’invidia e la superbia. Per ben due volte ha ripetuto a tutti i fedeli di non aver paura della bontà e neanche della tenerezza: il prendersi cura chiede bontà – ha detto – e il vero potere è al servizio soprattutto dei più deboli e dei più poveri”.
“Da donna, da cittadina romana e rappresentante di un’istituzione sono davvero colpita dalle parole sincere e colme di speranza pronunciate dal Papa – ha continuato l’assessore Funari – spero sia l’inizio di un nuovo cammino per la Chiesa, ormai da tanto tempo al centro di troppe polemiche”.
“Gli italiani che vanno a messa – ha sottolineato la Funari – sono appena il 12-15 per cento e la nostra penisola sta seguendo lo stesso percorso di nazioni europee largamente scristianizzate come la Francia, la Germania, il Regno Unito. Papa Francesco, quindi, ha una missione enorme: ridare speranza insegnando di nuovo la fratellanza, ricostruendo la fiducia nelle istituzioni ecclesiastiche e allontanando l’ombra degli scandali. Servirà la forza e la volontà d’animo dei fedeli assieme alla voglia di rinnovamento della Chiesa. Oggi, più che mai, mi tornano in mente le parole della laica Ida Magli «Qualcuno deve salvare il Cristianesimo – ha detto l’antropologa – bisogna tornare ad una predicazione popolare come ai tempi degli apostoli e di San Francesco».
“Per noi, rappresentanti delle Istituzioni, il messaggio chiaro è quello di vivere il nostro impegno come servizio ai più deboli ed è quello che, nel mio piccolo, continuerò a fare, anche in risposta a questo forte richiamo.”
“Oggi è arrivato Papa Francesco, argentino gesuita – ha concluso l’assessore Funari – il resto potrà dirlo solo la storia”.